sabato 28 gennaio 2017

L'ora legale, 2017

Regia di Salvatore Ficarra e Valentino Picone, con Savatore Ficarra (Salvo), Valentino Picone (Valentino), Leo Gullotta (Don Raffaele),Tony Sperandeo (Gaetano Patanè),Vincenzo Amato (Pierpaolo Natoli), Eleonora Di Luca (Betty Natoli), Ersilia Lombardo (Francesca), Antonio Catania (Michele).



A Pietrammare, Valentino e Salvo sono due cognati che gestiscono un chiosco nella piazzetta del paese.  Il loro cognato Pierpaolo viene eletto sindaco dopo che il precedente primo cittadino, Gaetano Patanè, ha perso le elezioni a causa di alcuni abusi edilizi e corruzione da lui perpetrati; Valentino e Salvo, che gestiscono un piccolo chiosco nella piazza del paese e che vorrebbero ampliarlo con un gazebo pensano che finalmente il solo sogno si realizzerà, ma non hanno fatto i conti con il fatto che Pierpaolo ha intenzione di mettere in atto in programma elettorale rivoluzionario: far rispettare le regole e agire nella legalità....




Con il nuovo film di Ficarra e Picone si ride amaro: infatti il ritratto che ne esce dell'Italia e degli italiani, seppure divertente, non è certo dei migliori. E a voler ben vedere, di personaggi proprio positivi in questa storia non ce ne sono: anche Valentino, che dovrebbe rappresentare la parte "seria", quella rispettosa delle regole che ama sbandierare, sotto sotto nel momento del bisogno si rivela meno diverso da Salvo di quello che pensava.
Pietrammare è il tipico paesino dove il caos che rappresenta l'Italia la fa da padrone in piccolo: parcheggi selvaggi, licenze abusive, impiegati pubblici che timbrano e poi passano il tempo al bar, vigili fannulloni, forestali che nemmeno si ricordano di essere tali, spazzatura ovunque, fabbriche inquinanti e poco sicure: non manca davvero nulla e i cittadini, a parole stufi, in realtà sono complici di quest'andazzo ognuno a modo suo, visto che lo tollerano e, nonostante sbandierino a ogni piè sospinto la fatidica parola "cambiamento", quando esso arriva si dimostrano ben refrattari a perdere le cattive abitudini, non essendo mia stati abituati a percorrere la strada della legalità.
Del resto il buon Pierpaolo (che mi ha ricordato in gran parte il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso dalla mafia nel 2010), pur animato da ottime intenzioni   è abbastanza privo di mordente, poco deciso e sopratutto con una scarsa capacità di ascolto nei confronti dei cittadini, cosa che lo rende troppo rigido. Ma le scene migliori sono affidate al duo comico, e in particolare a Salvo, apertamente furbetto e disonesto, con poca coscienza civica ma irresistibile nella sua simpatia; certo ho provato un po' di amarezza nel vedere alla fin fine Salvo e Valentino che contribuiscono alle false accuse contro il cognato per causarne la caduta politica, e sopratutto nel finale, che conferma il gattopardiano "tutto cambia perchè nulla cambi".
Come già detto, momenti molto divertenti e buon ritmo, ma film comunque amaro.




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