giovedì 20 ottobre 2016

Cafè Society, 2016

Regia di Woody Allen, con Jesse Eisenberg (Bobby Dorfman), Kirsten Stewart (Vonnie Sybil),Steve Carrel (Phil Stern),Corey Stoll (Ben Dorfman),Sari Lennick (Evelyn Dorfman), Blake Lively (Veronica Hayes).


Los Angeles, anni '30: il giovane Bobby si trasferisce da New York per tentare la strada nel mondo del cinema, chiedendo aiuto allo zio Phil, uno dei più noti agenti cinematografici. Quest'ultimo non prende molto sul serio il nipote assumendolo come tuttofare e affidandolo alle cure di Vonnie, la sua segretaria incaricata di fargli conoscere la città. Bobby si innamora di Vonnie ma non sa che la ragazza è l'amante dello zio....




Woody Allen ha ormai 80 anni, e - non voglio essere maligna, eh- questo film rispecchia molto un certo modo di vedere le cose a quell'età: è un film sulle occasione perdute, sui rimpianti, sui ricordi dolce amari su cosa sarebbe potuto essere e invece non è stato.
Come sempre, il protagonista Bobby è uno dei tanti alter ego del regista, declinato in un'altra epoca: un giovane ingenuo e di belle speranze che, nonostante abbia scelto di tentare la carriera nel dorato mondo hollywoodiano, s accorge subito di sentirsi veramente a posto solo nella sua città, New York: più semplice, meno frivola,meno caotica pur dando possibilità di scalata sociale. A ciò aggiungiamo che lo zio Phil non sembra particolarmente contento di averlo tra i piedi- lo fa attendere due settimane prima di riceverlo per un semplice colloquio!- e che contrariamente alle speranze dei familiari, on fa praticamente nulla per introdurre il nipote nel modo di hollywood o perlomeno per insegnargli qualcosa di utile. Anzi, lo sbologna a Vonnie, sua segretaria e coetanea di Bobby. con il compito di fargli conoscere la città. Probabilmente il giovane tornerebbe al più presto a casa propria se non fosse che lo zio (troppo fiducioso?con evidenti tendenze masochiste?)- per compensare comunque la propria disattenzione- affida il compito di fagli conoscere Los Angeles a Vonnie, una delle sue segretarie con cui ha una relazione segreta. Vonni e Bobby si trovano a trascorrere tanto tempo assieme, accomunati dalla giovane età, dagli stessi interessi, da un certo modo di vedere la vita: quasi scontato che tra loro succeda qualcosa, anche se il colpo di fulmine inizialmente è solo per lui, l'unico veramente ignaro di come sia la situazione reale. 
Vonnie- che dalla sua non è che abbia grande intelligenza o personalità, e nemmeno grande bellezza se non un faccino giovane e fresco, non per nulla è interpretata dalla solita insipida Kirsten Stewart- a un certo punto sceglie di fidanzarsi con Bobby, di cui non è innamorata come del suo potente capo ma che perlomeno le offre prospettive più stabili per il futuro, anche sentimentalmente.Poi però le carte in tavola si ribaltano come nessuno si aspetterebbe: lo zio a quanto pare è veramente innamorato dell'amante e- pur con grande sofferenza- lascia la moglie; a questo punto non resta ai due che rivelare tutto la povero Bobby, che viene prontamente scaricato e torna a New York da solo.
Qui comincia la seconda parte del film, permeata appunto da un senso di rimpianto, di vita docle-amara, di "come sarebbe stato se" di cui parlavo sopra: appare chiaro allo spettatore che Bobby, seppure vada avanti con la sua vita e si costruisca una carriera di successo, non ha mai dimenticato realmente l'amore perduto: non a caso anche la moglie si chiama Veronica...
Devo dire che comunque i personaggi migliori del film, quelli che lo rendono veramente godibile- e relative situazioni- sono i personaggi secondari della famiglia Dorfman, in particolare i due fratelli di Bobby, Ben (gangster dai modi ovviamente spicci che finirà sulla sedia elettrica dopo essersi convertito al cattolicesimo) ed Evelyn assieme al marito Leonard (la loro esiralante odissea col vicino rompi è stata la cosa più gradevole del film).
E' un film molto godibile e che, nonostante il tema, non lascia strascichi spiacevoli (a me utlimamente succede spesso), quando uscite dal cinema....e io ho fatto una recensione lunga un km senza dire praticamente nulla. Scusatemi, non è un periodo buono....


Nessun commento:

Posta un commento