venerdì 3 aprile 2015

Pietro Mennea- La freccia del Sud, 2014






Regia di Ricky Tognazzi, con Michele Riondino (Pietro Mennea),Luca Barbareschi (Carlo Vittori),Nicola Rignanese (Salvatore Mennea), Lunetta Savino (Vincenzina Mennea),Elena Radonich (Manuela Olivieri).

Barletta, anni '60: Pietro Mennea, figlio di un sarto, è un bambino con innate doti atletiche, sopratutto nella corsa; dopo molte insistenze e perplessità i suoi genitori acconsentono alle richieste di alcuni dirigenti della Avis di Barletta per sottoporlo ad allenamenti, primo passo verso una grande carriera come velocista che lo porterà dapprima a essere preso sotto l'ala di Carlo Vittori, il miglior tecnico federale italiano di atletica e in seguito a partecipare varie volte alle Olimpiadi stabilendo vari record, il più importante alle Olimpiadi di Mosca del 1980, imbattuto fino al 1996, che lo consacrò come l'Uomo più veloce del mondo...



Continua la nuova (e positiva) moda della Rai di dedicare delle fiction a grandi personaggi italiani del '900, e stavolta la scelta è caduta su Pietro Mennea, uno dei più grandi atleti italiani, scomparso due anni fa. 
Del personaggio personalmente ricordo pochino, ma contrariamente a quanto succede con le fiction sportive questa mi è piaciuta moltissimo: mi ha permesso di scoprire non solo un grande personaggio ma anche una grande persona, che allo sport ha affiancato anche lo studio (Mennea aveva quattro lauree) e che sicuramente può essere un esempio positivo per tutti, giovani e non.
La fiction punta molto sul tema del sacrificio finalizzato a raggiungere importanti obiettivi- del resto non potrebbe essere altrimenti visto il tema trattato- concetto che, a mio avviso nella società di oggi si sta perdendo; punta anche sul senso di appartenenza e di unità ad una comunità (quella meridionale, quella sportiva) dove l'interesse di uno è anche l'interesse di tutti e dove nessuno dovrebbe essere lasciato solo. Due temi molto importanti affrontati senza banalità, anche se in modo semplice,
Bravissimi gli attori, dal protagonista Riondino all'allenatore Barbareschi, ai genitori di Pietro, persone semplici che nonostante divergenze di vedute hanno saputo incoraggiare e sostenere il figlio nella sue scelte.
nonostante alcune parti siano state ovviamene romanzate, ciò non toglie nulla alla veridicità e precisione del tema trattato e del personaggio, descritto nella su gloria ma anche nelle sue debolezze,
Stavolta non voglio dire di più volutamente, se volete scoprire qualcosa dovete guardarvela da soli!













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