mercoledì 15 ottobre 2014

Sole a catinelle, 2013

Regia di Gennaro Nunziante, con Checco Zalone (Checco),Roberto Dancs (Nicolò),Miriam Dalmazio (Daniela), Aurore Erguy (Zoe),Ruben Aprea (Lorenzo), Matilde Caterina (zia Rita).

Checco  è uno dei più abili venditori di Folletto, tant'è che vince il premio come "venditore dell'anno"; il successo gli dà alla testa, comincia a fare finanziamenti su finanziamenti per comprare elettrodomestici supertecnologici e supercostosi; ma quando le vendite cominciano a calare drasticamente (e con esse, ovviamente, anche i guadagni), arriva Equitalia a pignorare tutto quanto. La moglie Daniela, operaia in una fabbrica in crisi, decide di tornare dai genitori portando con sè il figlio Nicolò, al quale il padre ha promesso che, se verrà promosso con tutti dieci, avrà in regalo una vacanza da sogno.
Quando il bambini viene effettivamente promosso con il massimo dei voti, il padre si trova a dover mantenere l'ingombrante promessa; inizialmente non pùò fare altro che andare in Molise a casa della vecchia zia Rita, ma una sorpresa è dietro l'angolo....



Durante il viaggio di andata in pullman per Parigi, abbiamo visto questo ultimo film di Checco Zalone, uno dei personaggi che meno sopporto nel panorama del cinema italiano; antipatia immotivata-i film non sono malaccio- ma purtroppo..."a pelle" non mi ha mai fatto alcuna simpatia.
Il film è una favola dei nostri tempi: un papà separato e in bolletta, costretto ad andare a mangiare alla Caritas, grazie ad un incontro fortuito con una ricca signora che gli offre una vacanza gratis per ringraziarlo di aver fatto parlare il figlio che non parlava da un anno (dopo il divorzio dei genitori), riesce non solo ad esaudire la promessa fatta al proprio figlio,ma anche a ricompattare la famiglia perduta a causa della sua scempiaggine.
Per alcuni aspetti Checco maturerà, ma sostanzialmente gli è solo andata di lusso....
Ovviamente il film è incentrato sul personaggio Zalone, pugliese con tutti i pregi e difetti della categoria, personaggio su cui il comico ha costruito la sua fortuna, ma il migliore (anche su ammissione dello stesso comico in un'intervista su Ciak) è il piccolo attore che interpreta Niccolò, molto espressivo e simpatico, e a cui spesso sono affidati i momenti migliori del film.
I momenti divertenti non mancano,sopratutto quando i due protagonisti hanno a che fare con la vecchia zia ossessionata dalla bolletta della corrente, ma è proprio la presenza di Zalone che inficia il film, sono apprezzabili solo le divertenti canzoncine che lo stesso comico, come d'abitudine, distribuisce nel film




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