mercoledì 29 gennaio 2014

Un matrimonio, 2013



Regia di Pupi Avati, con Micaela Ramazzotti Francesca Osti ), Flavio Parenti (Carlo Dagnini  ), Andrea Roncato (Sisto Osti ), Christian De Sica (Pippo Dagnini ), Katia Ricciarelli (Amabile Rizzi), Valeria Fabrizi (Rosalia Osti),Francesco Brandi (Taddeo Osti),Mariella Valentini (Medea Dagnini),Isabella Aldovini (Liliana Dagnini),Marta Iagatti (Laura Dagnini),Alessandro Sperduti (Angelo Dagnini ragazzo),Matteo Leoni (Alberto Dagnini ragazzo), Viola Sartoretto (Anna Paola Dagnini ragazza), Ettore Bassi (Angelo adulto),Federica De Cola (Giulietta),Andrea Santonastaso (Tini SAccenti), Antonella Ferrari (Anna Paola adulta), Lucia Loffredo (Cecilia Simi).

Nella Bologna del 1948 si incrociano per caso, e poco alla volta,  i destini di FRancesca Osti, proveniente da una modesta famiglia di operai, e Carlo Dagnini proveniente da una altolocata famiglia di commercianti; nonostante le differenze sociali e la contrarietà delle famiglie, i due giovani si innamorano e si sposano, formando una famiglia in cui oltre ai due figli Angelo e Alberto trova posto anche l'adottata Anna Paola.
Attorno a loro, per più di cinquant'anni, amici e parenti, ognuno con le proprie storie personali, sullo sfondo una Bologna appena uscita dalla guerra, che poi vive gli anni del boom economico e della contestazione....




Si è appena concluso con grandissimo successo di pubblico e di critica questo sceneggiato per la tv di Pupi Avati. Che dire? Sembra di essere tornati ai tempi in cui gli sceneggiati tv dei grandi registi tenevano incollati gli spettatori alla televisione ogni settimana ...proprio per questo uso volutamente il termine "sceneggiato"e non fiction; e anche perchè il prodotto ne rispecchia tutte le migliori caratteristiche.E anche,lasciatemelo notare, per la graditissima presenza musicale di Riz Ortolani, autore in passato di tantissime sigle e colonne sonore dei suddetti sceneggiati.
Non ho alcun dubbio nel definirlo bellissimo: è una grande storia d'amore che dura tutta una vita, di quelle purtroppo sempre più rare (peccato però lo scivolone delle corna nell'ultima puntata!), la storia di una famiglia con i suoi singoli componenti e, allargando la storia dell'Italia dal 1948 ad oggi.
Pupi Avati come sempre dirige un cast affiatato in cui compaiono tanti attori con tanti personaggi, ma ognuno dei quali riesce a ritagliarsi un posto nel cuore e nella memoria dello spettatore per la sua caratterizzazione, ma anche per l'umanità che contraddistingue i personaggi e la sincerità e spontaneità che emanano gli attori  nel loro interpretarli.
Ad esempio, Pippo Dagnini compare solo nella prima puntata (peccato!), ma un grande Christian De Sica (molto più bravo in ruoli da commedia che in quelli comici per cui è diventato famoso) lo rende fondamentale e indimenticabile per tutto il resto della storia; fra gli altri che dire? La sensibile e sfortunata Lilliana, Sisto Osti (anche qui un'altro attore affrancatosi dai ruoli comici, il bravo Andrea Roncato), il comunista Taddeo (a dire la verità fin troppo fanatico in certi punti), la solida zia Amabile (una bravissima Katia Ricciarelli, che con Avati aveva già girato vari film costruendosi una seconda carriera), la triste Giulietta, il ribelle Angelo...sarebbero da ricordare tutti, in fondo, per qualche tempo è come se fossero stati la "nostra" famiglia.
E' una storia semplice, tranquilla di quelle in cui, per i palati superficiali, non succede nulla...e invece succede un po' di tutto visto che a mio avviso costruire una famiglia è la più grande impresa che uno possa fare.
Bravi i due protagonisti, anche quando vengono invecchiati (in maniera abbastanza credibile, contrariamente a quanto di solito succede): la solare Ramazzotti e il serioso Parenti si compensano sia fisicamente che caratterialmente, dando vita a una vera coppia.
L'ambinentazione bolognese è come sempre un omaggio d'amore del regista alla sua città, nel 1980 ferita dalla Terribile Strage alla stazione, che compare in un sentito frammento.
Una nota di merito, la colonna sonora del recentemente scomparso Riz Ortolani, come sempre superlative.
Insomma, una bella fiction di qualità, godibile e appassionante. al limite , l'unico difetto che ho riscontrato è stato quello di lasciare un po' perdere alcuni personaggi inizialmente introdotti come principali, ma a volte questo succede quando si mettono tanti personaggi...





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