lunedì 28 novembre 2011

L'amore ai tempi del colera (Love in the Time of Cholera), 2007


Regia di Mike Newell, con Giovanna Mezzogiorno ( Firmina  Daza), Javier Bardem ( Florentino Ariza), Benjamin Bratt ( Juvenal Urbino), Catalina Sandos Moreno ( Hildebranda).
 Nella Colombia di metà ottocento, il giovane e povero Florentino Ariza s' innamora ricambiato della ricca Firmina Daza. Armato solo della sua passione e dell&rsquoamore per la poesia, tenta di conquistare la sua amata, ma per loro non c&rsquoè futuro: Firmina è costretta dal padre a sposare Juvenal Urbino, un medico benestante. Florentino giura di aspettarla fino alla morte del marito, anche tutta la vita se sarà necessario&hellipsolo che dovrà aspettare 53 anni!E che succederà nel frattempo?

Tratto dall'omonimo romanzo ( di Gabriel Garcia Marquez,) è un film piacevole, ben diretto e ben recitato, anche se , a detta di alcune persone che hanno anche  letto il romanzo ( io non l'ho fatto), la trasposizione cinematografica non riesce ad esprimere tutta la passione e l'amore del protagonista per Firmina; in effetti, anche la profana che non ha mai letto il libro si è chiesta: ma tutto questo grandissimo amore dov'è? Perché , a parte la parte iniziale, poi dal matrimonio di Firmina i sentimenti del protagonista non sono più così chiarissimi: a parte il fatto delle 622 amanti che Florentino si concede nel lasso di tempo ( seppur lungo) che lo separa dal ricongiungimento con l'amata- e già queste divagazioni sono davvero un po' troppo per uno che si dice così innamorato!- è proprio a livello di sentim,enti che il film funziona solo a tratti: sembra che Firmina per Florentino rimanga una piacevole ma non troppo preciso ricordo per tutti quegli anni, per poi zacchete!, ricordasene all'improvviso alla morte del marito. Ho trovato molto più interessante, a livello di amore e relazione, la vita di Firmina col marito, un amore che può definirsi tale perché vissuto pienamente nella sua quotidianità e realtà, pur con tutte le delusioni e persino un tradimento ( da parte di lui). Riguardo agli attori,Giovanna Mezzogiorno molto brava ma un po' sottotono, forse perché far interpretare ad un'attrice un personaggio nel corso di 50 anni non è proprio il massimo, anche come credibilità fisica ( dai 17 ai 70 anni si vedeva comunque che era sempre la stessa persona, non sarebbe stato più opportuno scegliere per Firmina giovanissima un'altra attrice, così come è stato per il protagonista maschile?), mentre Javier Bardem nel ruolo di Florentino adulto è più che lodevole; il migliore però mi è sembrato Benjamin Bratt nel ruolo, non facile è un po' sottotono, di un marito  complicato.
 
Tiziana

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